Oltre 50 persone hanno partecipato sabato 4 ottobre all’iniziativa “Seminatori di speranza per un Mondo migliore”, un’azione di pulizia e riqualificazione della spiaggia del quartiere che unisce cura ambientale e reinserimento sociale.

La spiaggia del pontile di Romagnolo, ha ritrovatolo scorso 4 ottobre il suo volto migliore grazie all’impegno collettivo di decine di volontari che, armati di guanti e buona volontà, hanno dedicato la giornata alla pulizia e alla cura di questo tratto di costa troppo spesso dimenticato. L’iniziativa “Seminatori di speranza per un Mondo migliore”, promossa dall’associazione “Cuore che vede” e facilitata dal CeSVoP nell’ambito del tavolo di co-progettazione della II Circoscrizione, è stata un’occasione di riscatto per il territorio e per le persone.

Un quartiere che ritrova la sua anima

Romagnolo, quartiere della costa sud di Palermo che dalla fine dell’Ottocento fino agli anni Novanta del secolo scorso è stato meta turistica amata da palermitani e visitatori, vive da decenni una condizione di degrado che ha offuscato il suo potenziale. Eppure, la comunità non si è arresa. Da anni, una rete di associazioni lavora per preservare e valorizzare la spiaggia locale, riconosciuta come risorsa fondamentale del quartiere.

L’evento di sabato 4 ottobre, inserito nel calendario di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, ha visto la partecipazione di una vasta rete territoriale: la Parrocchia Maria SS delle Grazie, la Parrocchia San Marco Evangelista, l’ASD Athletic Club Palermo, Terre buone Brancaccio, l’Associazione Castello e Parco di Maredolce, le scuole del territorio, Filis Palermo, l’Associazione Amici di Cristina, L’arte di crescere, Amici dei musei siciliani, il Condominio di Passaggio Petrina e la Cooperativa Al Reves. Un’alleanza significativa che dimostra come la collaborazione tra enti di terzo settore possa generare impatto concreto.

Quando la pena diventa cura: il progetto di reinserimento sociale

Ciò che rende questa iniziativa ancora più speciale è la sua dimensione di reinserimento sociale. Come ha spiegato Giuseppe Sclafani, presidente di “Cuore che vede”, associazione attiva da 15 anni nella periferia sud-est di Palermo tra i quartieri Sperone, Brancaccio, Romagnolo e Sant’Erasmo, l’organizzazione ha in carico 55 persone in esecuzione penale esterna. “Sono persone inserite nelle nostre sedi operative dell’associazione, che si rendono disponibili alla cura del bene comune e al servizio del prossimo”, ha dichiarato Sclafani. “Lo slogan di questa giornata è ‘Seminatori di speranza per un mondo più bello’ e dobbiamo essere tutti insieme a seminare e donare speranza per raccogliere poi i nostri frutti per un domani migliore grazie anche a loro. Questa è una bella risposta per i nostri concittadini palermitani e per questo tratto di costa”.

Il progetto prevede il coinvolgimento di detenuti in regime di semilibertà o in permesso premio nella bonifica di aree del litorale, trasformando la pena in un’opportunità di riscatto attraverso il lavoro per la comunità.