Una due giorni di laboratori, musica e condivisione multiculturale nata dalla co-progettazione tra associazioni, parrocchie e scuole della quinta circoscrizione di Palermo

Si è conclusa domenica 12 ottobre alla Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù alla Noce l’iniziativa “Cunto Canto Creo”, due giornate dedicate all’arte, alla cultura e all’inclusione sociale che hanno visto protagonisti volontari e associazioni della quinta circoscrizione di Palermo. L’evento, inserito nel calendario di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, rappresenta il frutto concreto di un percorso di co-progettazione che ha messo in rete realtà diverse del territorio.

Un processo partecipativo che ha coinvolto associazioni, parrocchie, scuole ed enti di formazione, coordinati dal Consiglio di Quinta Circoscrizione e dai Servizi Sociali di Comunità. A dare vita a “Cunto Canto Creo”, realizzato in collaborazione con il Cesvop, sono stati undici soggetti del territorio: La Quinta É, Bangla School, MiscelArti, Ass. ComPa, Intona Rumori, Ass. Pianeta Amore, Assoraider, Chiesa Ortodossa, Parrocchia Sacro Cuore di Gesù alla Noce, Eris Formazione Scuola dei Mestieri e l’I.C. Antonio Ugo.

Le due giornate dell’11 e 12 ottobre hanno offerto alla comunità momenti di riflessione e condivisione attraverso laboratori, racconti e musica, ponendo al centro i temi dell’interdipendenza, della partecipazione e della condivisione. Il culmine dell’evento è stato raggiunto domenica con un pranzo multiculturale, preparato dalle mani di uomini e donne del quartiere insieme alle comunità bengalese, rumena, russa e greca: un vero e proprio incontro di culture che ha trasformato il cibo in linguaggio universale di dialogo.

Un messaggio ancora più forte in un giorno di lutto

La giornata conclusiva dell’iniziativa ha coinciso con un momento tragico per Palermo: l’assassinio di Paolo Taormina, ventunenne rimasto vittima nel tentativo di fermare una rissa scoppiata per futili motivi nel locale gestito dalla sua famiglia. In questo contesto di dolore collettivo, la realizzazione di un evento come “Cunto Canto Creo” assume un significato ancora più profondo: è necessario investire sempre di più sull’educazione, sulle relazioni e sulla costruzione di comunità coese.

Proprio quando la violenza insensata colpisce la città, iniziative come questa dimostrano che esiste un’altra strada possibile, quella della cultura, dell’incontro e della condivisione. Un messaggio di speranza che parte dai quartieri, dalle persone che ogni giorno scelgono di costruire ponti invece di muri, che credono nel valore trasformativo della comunità e nel potere educativo delle relazioni autentiche.