Lo scorso 1 agosto, il Giardino di Borgo Molara si è tinto di allegria e partecipazione con “I Colori del Volontariato”, un evento che ha celebrato la straordinaria capacità delle persone di trasformare i luoghi attraverso l’impegno collettivo e la solidarietà.
Da simbolo di criminalità a luogo aperto alla cittadinanza
La storia di questo spazio verde è emblematica del potere rigenerativo del volontariato. Dove nel 1996 Bernardo Brusca riusciva a sfuggire alle forze dell’ordine, dove per anni si accumulavano rifiuti di ogni tipo trasformando l’area in una discarica abbandonata, oggi sorge un giardino di 5mila metri quadrati che rappresenta un autentico simbolo di riscatto sociale.














Il bene, confiscato alla criminalità organizzata nel 2019 e affidato all’associazione “People Help the People”, è diventato realtà grazie al progetto “Have a Party Park for You-Happy”, sostenuto dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri. Ma il vero miracolo è stato compiuto dai volontari che, giorno dopo giorno, hanno trasformato questo luogo in un punto di riferimento per l’intero quartiere.
L’importanza delle comunità che non aspettano
“I Colori del Volontariato” ha dimostrato come le comunità possano essere protagoniste attive del cambiamento. L’iniziativa, organizzata da tre associazioni del territorio – People Help The People, PedagogicaMente e Butterfly Dreams – con il supporto del CeSVoP, ha trasformato il giardino in un mosaico vivente di colori, culminando con il divertentissimo Color Party che ha coinvolto bambini, famiglie e volontari in un’esplosione di polveri colorate.
Le testimonianze raccolte durante l’evento restituiscono il senso profondo di questa trasformazione. “Da cinque anni frequento questo posto a cui sono molto legato. È un posto bellissimo in cui ci sentiamo molto felici”, racconta il piccolo Salvatore di 13 anni. Le sue parole, nella loro semplicità, catturano l’essenza di ciò che il volontariato può generare: spazi dove le persone si sentono a casa, dove nascono legami autentici, dove si costruisce futuro.
Il volontariato come strumento di rigenerazione urbana
Giuseppe Labita, presidente di People Help The People, sottolinea con orgoglio i risultati raggiunti: “Siamo molto soddisfatti se pensiamo che prima questo luogo era una discarica di rifiuti di ogni tipo. In questi anni la comunità di Borgo Molara ha accolto con entusiasmo questo spazio aggregativo ed educativo all’aperto“. Le sue parole evidenziano un aspetto cruciale: la rigenerazione non è solo fisica, ma sociale e culturale.
Il giardino oggi è diventato un laboratorio di cittadinanza attiva dove si sperimentano forme innovative di partecipazione, come dimostra l’inaugurazione della Bacheca delle iniziative, uno spazio dedicato alla condivisione e promozione delle attività territoriali.
Palermo Capitale del Volontariato: un modello da esportare
Come sottolinea Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP, “questa iniziativa rappresenta perfettamente l’essenza di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025. Vedere un bene confiscato alla mafia trasformarsi in uno spazio di aggregazione e solidarietà attraverso l’impegno delle associazioni locali è la dimostrazione più tangibile di come il volontariato possa essere strumento di riscatto sociale e rigenerazione urbana“.
L’esperienza di Borgo Molara dimostra che il volontariato efficace non è quello che aspetta, ma quello che si fa promotore attivo di cambiamento. La collaborazione tra le diverse associazioni, supportata dai tavoli di co-progettazione territoriale, rappresenta un modello replicabile che coinvolge direttamente i cittadini nella costruzione di comunità più coese e solidali.
Semi di futuro per una eredità permanente
La festa del 1 agosto è stata la celebrazione di una comunità che ha scelto di non subire il degrado ma di reagire con creatività e determinazione. I sorrisi dei bambini che correvano tra i colori, le famiglie che si ritrovavano negli spazi verdi, i volontari che animavano le attività: tutto questo racconta di una trasformazione che va oltre il recupero di uno spazio fisico.
Come evidenzia la presidente Petrillo, “eventi come questo sono semi di futuro che gettiamo nel solco della Fondazione di Comunità che stiamo costruendo: un’eredità permanente che continuerà a sostenere progetti di sviluppo locale anche oltre il 2025“.
Quando le comunità decidono di non aspettare, quando scelgono di rimboccarsi le maniche e di investire energie e speranze in un progetto comune, allora anche il più degradato dei luoghi può trasformarsi in un giardino dove fioriscono solidarietà, legalità e futuro.
Rassegna stampa
- Vita.it (clicca qui)
- Il Mediterraneo 24 (clicca qui)
- Palermo Today (clicca qui)
- Live Sicilia (clicca qui)
- Monreale News (clicca qui)
- Balarm.it (clicca qui)
- AdnKronos.com (clicca qui)
- Blog Sicilia (clicca qui)
- Quotidiano di Sicilia (clicca qui)
- Sicilia Report (clicca qui)
- Sicilia Uno News
- Il fatto Nisseno (clicca qui)
- Hashtag Sicilia (clicca qui)
- Sabiria (clicca qui)
- Giornale Cittadino Press (clicca qui)
- Dedalo Multimedia (clicca qui)
- Sbircialanotizia.it (clicca qui)
- Lavocedellisola.it (clicca qui)
- Mondopalermo.it (clicca qui)