L’11 luglio 2025, alle ore 21, il Sagrato della Cattedrale di Palermo si è trasformato in un palcoscenico suggestivo per ospitare “U Cuntu di Santa Rosalia”, uno spettacolo che ha celebrato la figura della patrona di Palermo attraverso la tradizione teatrale siciliana e la musica folk.
L’evento, presentato da APA Accademia Psicologia Applicata, Il Carro di Tespi APS e CeSVoP Centro di Servizi per il Volontariato di Palermo nell’ambito delle iniziative di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025, ha richiamato un pubblico numeroso ed entusiasta, con oltre 500 persone che hanno seguito con partecipazione la rappresentazione.
I saluti delle autorità
L’apertura della serata è stata caratterizzata dai saluti di: monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Palermo, don Bernardo Giglio, parroco della parrocchia Beata Pina Suriano di Capaci, Giuditta Petrillo, presidente del CeSVoP, e Giuliana Calamia, presidente dell’APA Accademia Psicologia Applicata.
Lo spettacolo
La rappresentazione, curata da Il Carro di Tespi APS con testo e regia di Maria Ansaldi, ha saputo coniugare tradizione e modernità attraverso un racconto coinvolgente della vita di Santa Rosalia. L’animazione musicale è stata affidata al Gruppo International Folk “A Manna e A Virrina”, mentre le musiche sono state eseguite dal maestro Arturo Di Natale alla chitarra e dal maestro Giuseppe Norfo al violino.
Di particolare suggestione è stata la teatralizzazione, sempre curata da Il Carro di Tespi APS, delle tentazioni subite da Santa Rosalia nel periodo di eremitaggio alla Quisquina e l’imperversare della peste nella città di Palermo. Tra fiamme, giochi di fuoco, demonio e appestati che cadono ai piedi degli spettatori, lo spettacolo ha saputo davvero catturare l’attenzione del pubblico.












Il messaggio del volontariato
Al termine dello spettacolo, sono state distribuite al pubblico le tradizionali bandierine con l’immagine della Santuzza, un gesto simbolico che ha sottolineato il forte legame tra la devozione popolare e i valori del volontariato. L’evento ha infatti evidenziato l’importanza del volontariato e dell’attenzione verso l’altro, seguendo l’esempio di Santa Rosalia che dedicò la sua vita al servizio degli altri e alla comunità.
La serata ha rappresentato un perfetto connubio tra tradizione religiosa, cultura popolare e impegno sociale, incarnando appieno lo spirito di Palermo Capitale Italiana del Volontariato 2025 e dimostrando come l’arte e la fede possano essere veicoli privilegiati per trasmettere messaggi di solidarietà e servizio verso il prossimo.